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Fusione Voghera-Oltrepò: ci siamo

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31.05 - Ci siamo. Manca poco. Dettagli di non poco conto (forse), ma l’idea è forte, pronta a concretizzarsi. Sul tavolo l’asse Voghera-S.B.C. Oltrepò, ovvero le due maggiori realtà sportive dell’Oltrepò Pavese, pronte a unite le forze per far nascere un'unica squadra dell’Oltrepò Pavese, che parte con basi solide dai dilettanti (Eccellenza, ma con domanda di riserva alla serie D) e punti nell’arco di tre anni alla Lega Pro, ovvero il primo gradino del professionismo.
Un progetto (non si tratta di una fusione) anche nuovo, sicuramente accattivante, che nasce forte anche in tempi di crisi. Forte perché intende unire due capoluoghi importanti. Voghera, il capoluogo per eccellenza e importanza dell’Oltrepò, e Stradella, città di storia, tradizione, che anche in campo calcistico, si è fatta valere con l’S.P. Oltrepò arrivato sino alla C2. Un “matrimonio”, un progetto, quello che sta per nascere sull’asse Voghera-Stradella, che non intende baipassare nessuno. Anzi, prendendo una fetta di territorio notevole, vuole essere, diventare, quel punto di riferimento per chiunque creda in un’operazione più ad ampio respiro, che cresce attorno a una squadra da pallone.
Un progetto legato molto al territorio, alle potenzialità anche nascoste, di una terra dalle mille risorse, spesso non sfruttate. Un territorio che causa anche la forte crisi economica ha perso smalto, spunto, imprenditoria, posti di lavoro. E che vuole ripartire, rilanciarsi, anche grazie al supporto di una squadra calcistica che potrebbe ricreare quell’entusiasmo un po’ troppo scemato.
Ecco l’unione calcistica tra Voghera ed S.B.C. Oltrepò (che modificherà nome adeguandolo a Voghera pur mantenendo la terminologia Oltrepò) va vista in un’ottica superiore. Potrebbe essere il volano del rilancio territoriale e pure il punto di partenze per far nascere un polo calcistico forte che possa far riemergere quella passione, quella tradizione, che la storia di questi due club, si trascinano da anni.
Inutile rispolverare la storia calcistica, le tradizioni, di Voghera e Oltrepò oggi, un tempo della Vogherese e della Stradellina, rivali calcistiche, pur sempre in un contesto di un territorio comune. Ma così troppe lontane, ma oggi molto più vicine che mai, Voghera e Stradella lanciano questa idea nuova di intendere il calcio, fatto nascere su “larghe intese”, unioni come sti sta facendo da più parti in altri campi. Oggi anche tra enti, Comuni, pubbliche amministrazione, i tempi di crisi inducono, obbligano una convivenza comune, necessaria per rafforzare la propria posizione ma anche volta a non perdere terreo utile.
Oggi, più che mai, i “cartelli” d’impresa, come anche nel calcio, posso garantire presente e futuro. Da soli non si va più da nessuna parte, si rischia di chiudere. Insieme, unendo le forze, si può salvare il salvabile, riprogrammare, rilanciare. Voghera e Stradella l’hanno capito in pochi giorni, dopo pochi incontri. Un esempio da seguire per altri. Buona fortuna!

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