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ALLENATORE CHE VINCE …… SI CAMBIA !
E' da una vita che si sente: "Squadra che vince, non si cambia!" Ma per i mister, la cosa, sembra diversa. A chi, come noi, ha seguito per tutto l'anno i campionati dilettantistici, non può sfuggire la strana coincidenza, ma sarebbe meglio dire, la maledizione, che sta accompagnando chi ha vinto un campionato o ha comunque raggiunto un importante obiettivo. Poteva sembrare una coincidenza, se i casi fossero stati solo un paio, ma ad ogni giorno che passa la lista dei non confermati (spesso silurati) si arricchisce di altri nomi, e allora, la circostanza merita una riflessione.
Roberto Venturato vince il campionato di Serie D alla guida della Pergolettese, ma per la prossima stagione, sulla panchina cremasca, lui non ci sarà. Si è letto da più parti che il mancato accordo sia da attribuire a questioni di natura economica, ma alla notizia che il nuovo tecnico della Pergo sarà l'ex calciatore Alessio Tacchinardi, ci meravigliamo di come, in questo caso, domanda e offerta si siano tanto facilmente incontrate. Insomma, che avrà chiesto mai, Venturato, per non aver ottenuto la meritata riconferma, e che cosa riceverà il nuovo arrivato per allenare la squadra ? Più probabile che l'offerta a Venturato non fosse all'altezza delle sue aspettative, proprio per fare spazio all'ex centrocampista della Juventus. Comunque sia, sono affari loro, ma permetteteci lo stesso di restarne stupiti.
Il caso di Osvaldo Zobbio, trionfatore con il suo Palazzolo nel girone C dell'Eccellenza lombarda, è un po' diverso. Diverso, perché il ruolo dell'allenatore di Lumezzane andava ben oltre quello della pura e semplice guida tecnica. Zobbio aveva un ruolo alla Ferguson, un manager con incarichi dirigenziali e con poteri di iniziativa economica, tanto che, per lui, qualcuno aveva rispolverato dai manuali di storia il termine
"plenipotenziario". E proprio sul terreno della gestione contabile, il mister era stato punzecchiato durante il campionato. Una parte della stampa aveva messo in rilievo le difficoltà economiche del club, suscitando la comprensibile rabbia del mister/manager che ha poi risposto sul campo portandosi a casa una meritatissima promozione in Serie D. Ma anche sulle sponde dell'Oglio, certi matrimoni possono non durare: e così tra Osvaldo Zobbio e l'AC Palazzolo si è consumato il divorzio. Vedremo se Stefano Polini (ex allenatore di Paratico e Capriolese), chiamato a prenderne il posto" saprà fare meglio.
Ma il caso più clamoroso è senza dubbio quello di Salvatore Di Costanzo. Ciò che quest'uomo ha fatto alla guida del Brusaporto è già leggenda. 26 vittorie e 4 pareggi nel girone D di Promozione, un bottino di 82 punti sui 90 possibili, un record destinato a restare negli annali dl calcio orobico e lombardo. Il suo curriculum parla di successi precedenti, come pure di una personalità e di un carattere che certi dirigenti, evidentemente, faticano a gestire e ad accettare. Solo per questi suoi "difetti umani", possiamo provare a comprendere le scelte del Brusa di non confermarlo per il prossimo campionato di Eccellenza.
Interrogati sulle motivazioni di tale decisione, i dirigenti hanno glissato, lasciando aperto il campo del chiacchiericcio, che, di norma, non giova a nessuno. La sua eredità ricadrà sulle spalle di Corrado Oldoni, quello che rilevò l'Aurora Seriate in Prima Categoria e arrivò all'Eccellenza senza mai passare dalla porta principale, per poi trovarsi a gestire anche panchine non facili a Chiari e Cologno al Serio. Auguri.
Chiudiamo questa nostra rassegna dei non confermati con un tecnico "silurato", ad una manciata di metri dalla linea del traguardo: Andrea Corsini, artefice del salto del Villongo dalla Prima all'Eccellenza, categoria, quest'ultima, acquisita proprio nelle ultime ore, grazie ad un super macht nei play off in casa della malcapitata Olimpia 2002.
L'ambizioso Presidente Signorelli, prima ancora di chiudere il discorso promozione, aveva già reso noto il nome del nuovo allenatore, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato del campo. Un gesto non proprio "signorile" e pericolosamente precipitoso, ma che dà la misura della fame di gloria del massimo dirigente bergamasco, che per la prossima stagione affiderà la sua creatura all'ex Sarnico e Darfo Boario, Massimiliano Maffioletti, uno che ha feeling con la categoria, un po' meno con le vittorie. Intanto, la cosa certa è che Andrea Corsini si congeda dal suo Villongo con l'ennesima medaglia al valore appuntata al petto. Il calcio di questi tempi ci regala storie come queste.
C'è crisi, d'accordo, ma a sentire di certe vicende viene da pensare che la recessione stia investendo anche la ragione ed il buon senso.